martedì 7 giugno 2011

Mentana lo annuncia al tg: La7 pronta al Dream team

IL DIRETTORE: “SANTORO A UN PASSO DA NOI”
ADESSO ASPETTANO FABIO FAZIO: È IL TERZO POLO TV

di Chiara Paolin

“Michele Santoro è a un passo da La7. La trattativa è molto avanti, noi lo aspettiamo a braccia aperte”. Non sarà TeleSogno, ma poco ci manca. Al posto di Maurizio Costanzo c’è Enrico Mentana, che ieri sera ha dedicato l’apertura del suo tg alla notizia più importante per la rete, un arrivo davvero di gran lusso nella già ampia squadra di giornalisti che Telecom Media ha saputo rastrellare negli ultimi anni. Gad Lerner, Lilli Gruber, Ilaria D’Amico, Antonello Piroso, Luca Telese, Luisella Costamagna. E talenti di comunicazione assai efficaci come Maurizio Crozza, Daria Bignardi, Geppi Cucciari e Victoria Cabello.

INSOMMA una signora tivù, con una predilezione netta verso il talk d’informazione e un telegiornale da sempre combattivo, capace di invenzioni dal successo duraturo (vedi Omnibus), ottimamente rilanciato dagli ottimi ascolti ottenuti dal direttore Mentana. Adesso però arriva Santoro : cosa cambierà? Troppe stelle nella più piccola e affollata emittente generalista italiana? Se n’è parlato ieri sera anche a L’Infedele, con Gad Lerner che chiedeva a Ilaria D’Amico cosa pensasse del nuovo collega: “Come si fa ad essere preoccupati quando arriva un artigiano con prodotti brillanti come quelli di Santoro? Prodotti magari imperfetti, ma che colpiscono e smuovono le idee”. Lerner ha annuito aggiungendo: “Il contratto non è ancora firmato, però è una gran bella notizia”.

Non esattamente inedita, perché qualche giorno fa l’amministratore delegato di Telecom Media aveva lanciato la bomba: “Almeno uno o due tra Santoro, Floris, Gabanelli e Fazio arriveranno tra poco da noi”. Aggiungendo che l’operazione è possibile anche perché c’è un grande gruppo deciso a prendere il controllo de La7, con relativo investimento in nuovi progetti. Ora, dopo l’arrivo di Santoro, c’è da credere davvero alle anticipazioni di Stella, notoriamente disinvolto nell’immaginare - e imporre - cambiamenti avveniristici ai dipendenti di rete: ne sanno qualcosa i redattori del tg, a lungo costretti ad accettare contratti di solidarietà pur di non veder licenziato nessuno.

MA ADESSO lo stato di crisi è chiuso, Santoro potrebbe occuparsi di nuovi spazi d’approfondimento - di cui il tg La7 è tuttora sguarnito - e l’aria del cambiamento è frizzante anche solo nelle ipotesi. Sarà Carlo De Benedetti a entrare in società, magari convinto dall’amico Lerner, o toccherà invece alla multinazionale tedesca Bertelsmann bucare il video italiano?

“Non rilasciamo dichiarazioni, scusate” sorride con un certo buonumore Antonio Provenzano, ufficio stampa Telecom Italia Media. Di certo le voci si rincorrono, incontrollate. Il prossimo in dirittura d’arrivo sarebbe Fabio Fazio, con aperture anche su Luciana Littizzetto e Roberto Saviano. E pure Paolo Ruffini, direttore di Rai3 in evidenti difficoltà con l’attuale gestione Rai, sarebbe il benvenuto.

Ora La7 deve compiere il salto di qualità, dopo aver registrato risultati straordinariamente imprevisti con il telegiornale di Enrico Mentana, sempre sopra il 10 per cento di share. La fascia di ascolto migliore dell’emittente Telecom è proprio la prima serata che tocca l’abbrivio migliore con il Tg. Ottimi anche i risultati della mattina con il tradizionale appuntamento di Omnibus. Ma la media giornaliera, cresciuta di mezzo punto in una stagione, resta comunque al 3,4 per cento.

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