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“Noi litighiamo su tutto, continuamente. Ma sui referendum siamo d’accordissimo da sempre: andiamo tutti quanti a votare in massa, mi raccomando. E speriamo finisca presto, che non siamo abituati a questo clima melenso tra noi”. Ficarra&Picone, Salvatore e Valentino, hanno piazzato ovunque il logo antinucleare. Dallo studio di Striscia la notizia al sito di coppia, campeggia chiaro il messaggio: viva le urne, abbasso la pigrizia.
Proprio voi, meridionali indolenti, vi date tanto da fare?
Ficarra: Ma tu le conosci le madri sicule, quelle che ti dicono: la vuoi la pasta? E mangiati la pasta. E senti com’è buona ‘sta pasta. Ecco, noi siamo cresciuti così, e quando tentano di rifilarci quello che non ci piace sappiamo come reagire.
Picone: L’altra sera stavo in un locale e guardavo in tivù la finale del Palermo con l’Inter. Quando hanno inquadrato il cartellone sull’acqua è scattato un applauso spontaneo. E poi, scusate tanto, noi siamo fatti al 70% di acqua e questi ora la vogliono privatizzare: ma quando faremo la pipì sarà municipalizzata al 70%? Dovremo garantire utili pure su quella?
Però l’economia è importante. Il nucleare è indispensabile, dice il governo.
Ficarra: Non ci credo manco morto. Anzi, non capisco come sia possibile stare ancora qui a parlare di questa roba: è da vent’anni che gli italiani dicono no. Mi stupisco anche della Chiesa, che dovrebbe impegnarsi molto su queste tematiche. Se Dio avesse creduto nell’atomo, l’ottavo giorno avrebbe costruito una bella centrale. Invece niente. Ci ha dato tanto sole, vento, cose pulite da sfruttare meglio.
Poetico.
Picone: Allora il volgare lo faccio io e parlo della Lega Nord. Difendono il territorio sì o no? Si preoccupano del benessere dei loro elettori sul serio o si vendono agli intrighi romani col federalismo nucleare? Se è così sono più terroni di noi, ma lo dicessero almeno.
Forse conviene tacere, il governo va maluccio di questi tempi. A proposito: voi lavorate per un’azienda del premier.
Ficarra: Sai, io volevo fare l’assicuratore, ma poi avrei lavorato per Berlusconi. Allora volevo fare il giornalista, ma poi lavoravo per Berlusconi. Allora l’attore, e sempre per Berlusconi devo lavorare. Mica facile trovare una cosa diversa, eh? Anzi, voi del Fatto Quotidiano, siete sicuri che non siete pure voi di Berlusconi?
Pare di no. Comunque controlleremo.
Ficarra: Però voglio proprio dire una cosa a voi che siete il nostro giornale preferito.
Balla elettorale?
Ficarra: Macché, ne compriamo due ogni mattina per evitare di rubarcelo. Dicevo, la cosa importante è che Berlusconi non è pro nucleare, ve lo giuro. Solo che ha guardato su go-oo-gle e non ha trovato niente di interessante alla voce disastro, per quello ha fatto la moratoria . Adesso, se usa il motore giusto, lo capisce subito che è una follia.
Un voto in più. Ma la gente andrà ai seggi? Il quorum è tosto.
Picone: Tutti devono andarci, non facciamo scherzi ragazzi che qua la faccenda è molto molto importante. E poi, a tutte le signore che potranno dimostrare di aver compiuto il loro dovere nella cabina elettorale, una foto omaggio di Ficarra nudo come mamma l’ha fatto, proprio una bomba. Atomica.
chi. pa.
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