venerdì 22 luglio 2011

I dubbi di Ludovica dopo il delitto: «Tu vuoi solo salvarti»

MELANIA REA

Agitata, affranta ma, soprattutto, diffidente. Ludovica non è mai stata sicura dell'innocenza di Salvatore. Emerge chiaro dalle intercettazioni contenute nell'ultima informativa consegnata alla Procura di Ascoli Piceno dai carabinieri del comando provinciale e dal Ros della sezione anticrimine di Ancona, cioè, le 183 pagine che sono alla base della richiesta di custodia cautelare in carcere di Salvatore Parolisi con l'accusa di aver ucciso sua moglie, Melania Rea.

«MI DEVI RISPONDERE» - «Tu vuoi togliere te dai guai, non me...», gli dice Ludovica, l'amante, la sera del 9 maggio dopo che lei era stata sentita dagli inquirenti e lui, preoccupato, la chiama da un cellulare non suo. «No no no, non mi tolgo io dai guai - la rassicura Salvatore - non ho nessun guaio da cui togliermi, hai capito? Perché io non ho fatto niente di quello che mi si vuole accusare. Ti entra in testa anche a te sì o no?». E lei: «A me non me ne frega niente di quello che dicono... però tu mi devi rispondere soltanto a una domanda Salvatore». Lui la ferma: «Ti ho detto che ne parleremo da vicino». Poi trascendono entrambi. Ludovica: «Da vicino?... io non ci arrivo a parlare con te perché ti giuro io mi ammazzo prima, tu non ti rendi conto». Lui: «Non fare cretinate, anche io ci ho pensato già in questi quindici giorni. Sono stato dieci giorni senza mangiare...». Il suicidio, il digiuno, la disperazione.
Ludovica è l'ex allieva della caserma Emilio Clementi di Ascoli Piceno, quella dove insegnava il caporalmaggiore Parolisi. Ed è la donna per la quale avrebbe dovuto lasciare Melania, proprio nei giorni in cui è stata uccisa.

«IO NON TI CONOSCO» - Ludovica insiste: «Rispondimi: io a te ti conosco?». Ma si risponde da sola: «Io a te non ti conosco». I suoi sospetti finiscono per fare a pugni con le preoccupazioni di Salvatore, più interessato a capire cos'ha dichiarato ai carabinieri. «Tu dimmi solo quello che è e poi ci penserò io a cosa dire in televisione, a come modificare le cose». Ludovica racconta così il suo interrogatorio: «Io ho raccontato i due anni della mia storia con te, quante volte e anche quando è successo che lei mi ha chiamato, perché quelli lì lo sapevano già, mi hanno detto "ora non dirci che questa non ti ha chiamato"». Salvatore si arrabbia: «Lo so, ci hanno giocato anche i familiari suoi (di Melania, ndr ), avevano fatto un patto con me e poi mi hanno tradito alle spalle...». L'ex allieva lo ferma: «Ascolta un attimo me. Io gli ho detto tutta la verità, tutto dei nostri due anni, da quando hai cominciato a chiamarmi. Ho detto che mi sono innamorata di questa persona. Era sposato, va bene, ho sbagliato, abbiamo sbagliato tutti e due perché non siamo riusciti a chiudere la nostra storia (piange)». Tutta la verità, tranne una cosa: «Gli ho detto che tu ti volevi separare, però non ho mai detto che la sera prima della scomparsa...». E qui c'è un punto interrogativo. Perché Ludovica ha raccontato tutto, anche gli aspetti più infamanti, tranne quella cosa? Ripetendolo anche in un'altra conversazione, per tranquillizzare Salvatore che era diventato sospettoso: «Non l'ho detta, non l'ho detta».

Andrea Pasqualetto
22 luglio 2011

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