mercoledì 26 ottobre 2011

Camera, urla della Lega contro Fini

La Lega non ci sta. «Non tolleriamo i soprusi e le ingiustizie», tuona il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni. L'ira del Carroccio si scatena su Gianfranco Fini che martedì sera, alla trasmissione Ballarò, ha citato la moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, come caso di baby pensionata («È andata in pensione a 39 anni»). E proprio perché «il suo comportamento è inopportuno» i deputati leghisti chiedono le «dimissioni» del presidente della Camera a gran voce. Ma Fini risponde: « Non è questa la sede in cui il presidente della Camera può dare risposte politiche; se lo facessi avallerei l'accusa di partigianeria nei miei confronti che ritengo insussistente. Saranno altre le sedi in cui, se lo riterrò eserciterò il diritto di replica».

LO SCONTRO- E così non appena si apre la seduta a Montecitorio partono urla e insulti. Il tutto preceduto da un durissimo intervento di Reguzzoni. «È inopportuno che il presidente della Camera Gianfranco Fini faccia politica e partecipi alle trasmissioni tv, come è avvenuto a Ballarò». Ma Fli e in particolare Italo Bocchino, respinge ogni accusa. «È veramente anomalo che un capogruppo in Aula affronti questioni politiche trasformandole in modo diverso», aggiunge il vicepresidente di Fli. «Il presidente della Camera ha tutto il diritto, essendo anche un leader politico, di esprimersi». Ma Rosy Bindi sospende la seduta. Malgrado lo stop continuano le urla e le tensioni. La vicepresidente Rosy Bindi chiede «scusa» ad alcuni ragazzi che assistevano ai lavori dalla tribuna del pubblico «per lo spettacolo non edificante a cui hanno assistito».

IL PDL- E sulla questione interviene anche Fabrizio Cicchitto: «Il nostro gruppo ha a questo punto l'intenzione di investire la massima autorità dello Stato di una situazione di difficoltà drammatica dell'istituzione parlamentare determinata dal comportamento» .

SFIORATA LA RISSA- Le polemiche, nonostante l'intervento di Casini («con la crisi Ue, parlare di tv è surreale») e la replica di Fini, non si fermano. Anzi dalle parole si passa alle mani. La rissa sfiorata anche in Transatlantico, dove i commessi intervengono per sedare gli animi. E in particolare Claudio Barbaro di Fli venuto quasi alle mani con il leghista Rainieri, scortandolo fino al ristorante della Camera. Poi un capannello di deputati leghisti circonda il capogruppo di Fli, Benedetto Della Vedova, per chiedere le scuse formali di Barbaro per aver tentato di aggredire Rainieri in aula.

Redazione Online
26 ottobre 2011

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