martedì 1 novembre 2011

Ispezioni su inchieste escort minacce di morte a Palma


Lettere con minacce di morte sarebbero state indirizzate al ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, per aver avviato le ispezioni presso le procure di Bari e di Napoli sulle inchieste escort . A seguito di tali lettere minatorie, il servizio di tutela nei confronti di Palma - si è appreso - sarebbe stato potenziato.

Le missive risalirebbero a una ventina di giorni fa, poco dopo che Palma ha inviato gli ispettori presso le procure di Bari e Napoli per verificare eventuali irregolarità nella conduzione delle inchieste sulle escort portate da
Gianpaolo Tarantini nelle residenze del premier Silvio Berlusconi. La prima ispezione ha riguardato Bari, dove l'ex pm Giuseppe Scelsi ha accusato il procuratore capo Antonio Laudati di aver ritardato l'inchiesta sul giro di escort. A Napoli gli ispettori sono invece attesi. Anche in questo caso a condurre l'inchiesta amministrativa non sarà il numero uno dell'ispettorato, Arcibaldo Miller, ma il suo vice Mantelli.

Gli ispettori di Palma hanno avuto l'incarico di far luce su tre circostanze: il fatto che siano stati i pm (e non il giudice) ad emettere un decreto con cui è stato sollevato dal segreto professionale l'avvocato Quaranta, uno dei legali di Tarantini. Poi, la fuga di notizie su un'intercettazione tra l'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola e Berlusconi pubblicata dal settimanale L'Espresso prima ancora che venisse depositata. Infine, la revoca della competenza ad indagare, passata dalla procura di Napoli in parte a Roma e in parte a Bari in merito agli oltre 500 mila euro che il premier diede a Tarantini tramite Lavitola, tuttora latitante.

Romano: "Si mina l'agibilità democratica". Il ministro delle Politche Agricole
Saverio Romano commenta la vicenda: "L'odio sociale montante, le operazioni massmediatiche, i continui sconfinamenti tra poteri, non fanno che minare l'agibilità democratica del nostro Paese. E' in questo clima arroventato che nascono le condizioni per le azioni peggiori. Al ministro della Giustizia Nitto Palma va la mia solidarietà". Il ministro aggiunge: "Alle forze democratiche tutte va l'invito a prendere le distanze da qualsiasi atto, gesto, intenzione intimidatoria o violenta".

Cicchitto: "Odio avvelena i pozzi". "Esprimiamo solidarietà al ministro della Giustizia Nitto Palma oggetto di una vile intimidazione. Ci auguriamo che il senso di responsabilità prevalga sugli istinti violenti. Certo l'odio che qualcuno fomenta contribuisce ad avvelenare i pozzi": così
Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera. "Le forze politiche - aggiunge - devono vigilare e lavorare per la salvaguardia degli spazi di libertà e democrazia contro ogni forma di violenza".

(31 ottobre 2011)

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