ANDREA TARQUINI
La Repubblica
8 settembre 2008
Secondo: imparare il giapponese, o un'altra esotica e difficile lingua. Ti spinge a esercizi mnemonici ma soprattutto (al di là della difficoltà di ricordare gli ideogrammi, o i simboli del Katakana, i segni del giapponese moderno) ti aiuta a ragionare con la logica di un'altra lingua e di un'altra cultura.
Terzo: svolgere esercizi particolari, improbabili per i più. Provate a imparare a fare il giocoliere. Ottimo per il coordinamento tra muscoli e cervello, e per la velocità di reazione. È un nuovo esempio, dice lo gerontopsichiatra tedesco Hans Gutzmann, di come sia benefico stimolare un cervello anziano con sfide nuove. Cioè: guai a pensare che la vita da pensionato debba essere soprattutto riposo e relax. Un altro esempio di ginnastica mentale è la musica: se avete cessato l'attività lavorativa, studiate pianoforte o flauto, tanto più se non lo avete mai fatto prima nella vita. Studiare musica in età avanzata, avvertono i neuropsicologi dell'università di Zurigo, aiuta a contrastare la degenerazione della corteccia cerebrale frontale.
4 commenti:
Io non so giocare a scacchi, non mi ha mai appassionato, né ho mai tentato di imparare: sono condannato alla demenza senile ? Non credo.
A differenza di molti miei coetanei, anche di una certa levatura mentale e culturale, io so usare il P.C. e questo blog ne è una testimonianza inequivocabile.
Cosa voglio dire ?
Questo: la mente, il cervello si può tenere impegnato in molti modi, alcuni sono sterili di impulsi creativi (i cruciverba), altri invece sono molto stimolanti (le sciarade, i rebus ecc.).
Trovo molto stimolanti le inchieste giornalistiche (Curzio Maltese è uno slideshow del mio blog: leggetelo, è illuminante), le grandi firme (viventi) del giornalismo.
La politica mi appassiona più di tutto, non me n'ero mai interessato prima, adesso, in pensione e nella terza età la trovo molto stimolante.
Concludo con le scienze, la natura, chiedendomi se l'essere umano riuscirà a rimontare la deriva verso la catastrofe da lui stesso provocata, consolandomi il pensiero che, se e quando avverrà, io sarò tornato polvere alla polvere.
Gli attuali governanti del mondo sono dei nani politici, i gruppi del potere mondiale vivono la loro avventura terrena immersi nel più demoniaco e immemore egoismo individuale e di casta.
Non ho pensieri positivi e consolatori, vivo anch'io ciò che resta della mia vita giorno dopo giorno, assaporando le piccole gioie, il piacere di un soffio di vento che mi alita sulla pelle, non invidiando nulla e nessuno, meno che mia chi si è fatto costruire in casa un 'vulcano' in miniatura.
Per me è un povero di spirito, durerà poco, il fuoco ardente dell'ego mostruoso che si è ritagliato addosso lo consumerà in modo esponenziale e non ci sono pezzi di ricambio per le componenti vitali dell'organismo umano.
Fortunatamente.
Non fumo, non bevo alcoolici non mangio carne più di due giorni alla settimana, mi piacciono verdure e frutta , leggo e mi piace comunicare con persone che hanno una mente vivace e che propongono argomenti stimolanti e vari, come glielo dico a 'sto neurologo che , se pur i concetti mi sembrano chiari nella mia mente, ho a volte difficoltà ad esporli per momentanee amnesie riguardo il reperimento di termini e soprattutto di nomi propri? Questi medici che fanno queste dichiarazioni pensano forse che la demenza sia uno stato voluto e cercato da chi ne è colpito? Maledizione, già la vecchiaia ti toglie prestanza ed efficienza, poi arriva un tipo svedese dal nome impossibile e ti colpevolizza pure dicendoti che se sei demente è colpa tua. Sia condannato lui alla demenza, senza pietà.
rossana
Cara Rossana, confesso che aspettavo una reazione simile da parte tua.
Tu sei uno dei pochi fra i frequentatori (abbastanza numerosi) del blog che rilascia commenti interessanti e stimolanti.
Però vorrei osservare che ciò che afferma il neurologo (non psichiatra, bada) svedese è stato pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica, "Neurology", il contenuto della pubblicazione è stato, per forza di cose e probabilmente, condensato in modo insufficiente in un articolo giornalistico.
Io non ho fiducia negli psichiatri e negli psicoterapeuti, ma ne ho nei neurologi.
Mantenere allenato il cervello in modo creativo contribuisce, non da solo evidentemente, a mantenerlo in buono stato.
Quanti ai 'gap' mnemonici relativi a termini e nomi propri è del tutto naturale che accadano alla mia età (70 anni), posto che le cellule nervose morte non sono rimpiazzate dal nostro organismo, quanto meno non è stato ancora scoperto come fare ad attivare una potenzialità che Rita Levi Montalcini scoprì alcuni anni fa (per questo fu premiata con il Nobel) senza riuscire a trovare il modo di riattivare questa funzione.
Oggi la Levi Montalcini ha quasi cento anni, è lucidissima da fare invidia ad un ventenne, eppure pesa meno di 45 chili.
Per concludere, quando mi accadono i vuoti di memoria, e mi accadono eccome, io passo oltre, ci rido sopra, tanto prima o poi tornano quei termini e qui nomi di persone e se non tornano tanto piacere al cavolo !
Ognuno trova i propri modi e modalità per fare allenamento mentale e per coltivare interessi, anche nuovi, che gli sono più congeniali.
L'interessante è non arrendersi mai!
Madda
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